Le prove di emissione irradiata e condotta svolte nel laboratorio di OCE sono il caposaldo dell'intera disciplina della Compatibilità Elettromagnetica.
L’emissione irradiata consiste nel fare un “fotografia” di quanto un qualsiasi apparato elettronico o elettromeccanico emette nel suo intorno sotto forma di energia elettromagnetica.
La verifica dell’emissione elettromagnetica serve a far sì che un apparato non abbia un campo tale da poter disturbare in maniera lesiva il funzionamento di altri apparati posti nelle sue vicinanze. La prova di emissione elettromagnetica non è mai riferita ad eventuali effetti nocivi per l’uomo, ma sempre al mutuo effetto che due apparati contigui possano generare.
Questo tipo di analisi vengono svolte in particolari strutture tecnologiche chiamate camere anecoiche che hanno la duplice funzione di creare un ambiente di prova controllato sia dal punto di vista dei segnali radio provenienti dall’ambiente circostante, cosi da non essere confusi con quelli eventualmente prodotti dal dispositivo in prova, e di realizzare un campo aperto "infinito" per far si che gli strumenti di misura, presenti in camera anecoica, leggano solo la componente elettromagnetica generata dal prodotto in analisi e non da segnali secondari che si possono generare per effetto di riflessioni dell'ambente di prova.
Il laboratorio OCE è dotato di camera anecoica delle dimensioni all’incirca di 6 metri in altezza, 6 metri di profondità e 4 metri in larghezza che permettono di eseguire in maniera conforme la quasi totalità dei test normalmente previsti per la marcatura CE dei prodotti. La camera è pensata per effettuare le cosiddette misure a “3 metri”, dove la distanza di 3 metri è riferita allo spazio che intercorre tra il dispositivo in prova e le antenne di ricezione del laboratorio. Nella camera possono accedere apparti delle dimensioni massime di 2 metri e pesanti fino ad una tonnellata.
L’emissione condotta permette, invece, di individuare tutte le criticità di natura elettromagnetica che un apparato in prova presenta dal punto di vista della quantità di disturbo radio che immette sulla rete pubblica di alimentazione sempre ai fini di ridurre al minimo gli eventuali danni apportati ad altri apparati installati sulla medesima rete. La prova di emissione condotta viene eseguita alimentando il dispositivo in prova tramite un apposito box di riferimento denominato AMN (Artificila Mains Network) che permette di leggere il livello di segnale radio emesso dall’apparato direttamente sul cavo di alimentazione.
Il laboratorio è in grado di sostenere apparati di potenza generalmente fino a 15 Kwatt monofase e trifase.
Essendo le misure di emissione irradiata e condotta misure nel dominio della frequenza è bene sapere che la nostra strumentazione copre il campo di segnali radio da 10Hz a 6GHz con dispositivi di accoppiamento come AMN, rod antenna, dipoli, pinza elettromagnetica per la lettura della potenza di disturbo e antenne logaritmiche per coprire tutte le esigenze di misura indicate dalle norme di riferimento.
Un apparato in prova si considera conforme quando la propria impronta elettromagnetica è al 100% al disotto dei limiti riportati nelle nome nelle diverse modalità di funzionamento.
Le principali norme tecniche riferibili a questa prova sono:
- EN 55032 – Compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature multimediali
- EN 55011 – Apparecchi a radiofrequenza industriali, scientifici e medicali (ISM) – Caratteristiche di radiodisturbo – Limiti e metodi di misura
- EN 61000-6-3 – norme generiche - Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera
- EN 55014-1 - Compatibilità Elettromagnetica - Prescrizioni per gli elettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari
Per informazioni ed offerte commerciali telefonateci allo 06 95 36 013 (interno 2) o compilate il form: